La carie

La carie

Che cos’è, come compare e cosa possiamo fare per prevenirla

 

Oggi parliamo della carie, uno dei nemici principali contro cui lottiamo noi dentisti. La carie non è semplicemente un buco nel dente da trattare, ma una vera e propria malattia. Una malattia tremendamente comune, tra l’altro: tieni conto che risulta essere la MALATTIA PIU’ DIFFUSA AL MONDO, colpendo 9 persone su 10. 

Una statistica che spaventa, perché ci dice che nell’arco della propria vita solo una persona su dieci non subirà una carie.

Quello che dobbiamo fare è capire da cosa origina questa malattia, come si forma e cosa fare per prevenirla. Dobbiamo infatti superare l’idea che la carie sia qualcosa di ineluttabile, che tanto prima o poi nella vita ti capiterà. 

E non dobbiamo pensare alla carie come solo un’otturazione da fare. Non è un buco da ripulire e riempire, lo ripeto  fino ad annoiarti ma è una malattia che possiamo impedire che compaia. 

La cura della carie non è quindi l’otturazione o nei casi più avanzati la devitalizzazione e un restauro protesico, è al contrario intervenire sulle abitudini errate che possiamo avere per ridurre al minimo il rischio di ammalarsi. 

Iniziamo con il dire che la carie è una malattia dove alcuni batteri pericolosi svolgono un ruolo determinante: questi particolari microbi, in presenza di alcuni zuccheri come il saccarosio (il classico zucchero bianco che usiamo in cucina) svolgono una azione di fermentazione che produrrà come scarti acidi e tossine. Questi acidi, prodotto secondario quindi della loro digestione, andranno a intaccare la superficie di smalto e dentina, andando a compiere una lenta ma inarrestabile erosione. 

Se immagini un muro di casa, immaginalo esposto alle intemperie: inizialmente si sfalderà la tinta più superficiale, poi se nessuno interviene si intaccherà l’intonaco e via via fino a perdere mattone per mattone. Stessa cosa accade ai nostri denti esposti all’azione degli acidi batterici.

Noi possiamo fare in modo che queste intemperie si riducano al minimo, creando delle condizioni ambientali perché la tinteggiatura del nostro muro/dente non venga scalfita. 

Per fare diventa molto importante la tua dieta quotidiana.

  1. evita il più possibile che la tua bocca sia a contatto con alimenti ricchi di zuccheri
  2. Presta grande attenzione a spazzolino, filo interdentale, scovolino e idropulsore: tieni conto che se non usi nulla di interdentale ma passi solo lo spazzolino, una gran parte delle superfici dei denti non sarà pulita e si accumuleranno batteri e acidi che intaccano i tuoi denti
  3. Fai visita e igiene orale professionale periodica, in media una volta ogni 6 mesi seguendo però le indicazioni che ti darà il tuo dentista e igienista dentale di fiducia
  4. Evita come la peste bevande zuccherate industriali 
  5. Non fare dei continui spunti durante la giornata: i tre pasti fondamentali e basta per non aumentare la frequenza di esposizione a cibi potenzialmente cariogeni
  6. Se hai i denti accavallati e non perfettamente allineati potresti avere più difficoltà a pulire bene. Presta ancora più attenzione alla tua igiene orale
  7. Preferisci sempre alimenti come verdure e frutta fresca
  8. Usa gomme da masticare allo xilitolo 
  9. Attenzione ai nostri bambini fin dalla prima infanzia 
  10. Usare dentifrici al fluoro o con idrossiapatite seguendo le indicazioni del tuo odontoiatra di fiducia
  11. Se hai otturazioni o corone fai ancora più attenzione: i denti già curati con otturazioni sono più a rischio di avere una carie secondaria.
  12. Se porti l’sparecchio ortodontico fai molta attenzione, devi essere maniacale con l’igiene seguendo le indicazioni del tuo ortodontista.

La prevenzione della carie la facciamo quindi con una alimentazione corretta e facendo attenzione alle manovre di igiene orale, ma un’aspetto da approfondire che spesso dimentichiamo è che un ruolo fondamentale lo faranno le neo mamme.

Per ammalarsi di carie i giochi si svolgono principalmente nella primissima infanzia, e se riusciamo a non far ammalare i nostri bambini con buone probabilità diventeranno degli adulti liberi dalla carie.

È fondamentale che fin dai primi mesi non si creino le condizioni ambientali adatte nella bocca del bambino per far affermare ceppi di batteri cariogeni acido produttori.

Per la salute del bambino, per farlo diventare un adulto dalla bocca sana, sarà fondamentale fare:

  1. ridurre il più possibile l’esposizione a cibi ricchi di zuccheri: biscotti, omogeneizzati, sciroppo, bevande zuccherate… meno zucchero possibile e con meno frequenza di assunzione giornaliera possibile. Se calcoliamo un fabbisogno calorico per un bambino di un anno in 1000 Kcal al giorno, la quantità di zuccheri assunti non deve superare il 10%  del fabbisogno giornaliero. Due omogeneizzati alla frutta vanno bene, ad esempio. Ma non diamo loro caramelle o biscotti come contentino, altrimenti sforiamo la soglia appena vista. Ricorda poi che possibilmente sarebbe meglio dare loro la frutta fresca, non i preparati omogeneizzati, perché gli zuccheri nella frutta fresca sono ancora legati alle fibre e quindi non hanno potere cariogeno. 
  2. I genitori devono stare molto attenti alla loro personale igiene orale. I batteri della bocca del bambino arrivano per una contaminazione: ci può essere una trasmissione verticale (adulto/bambino) e una orizzontale (bambino/bambino). La trasmissione verticale avviene di solito da genitore a bambino, con uno scambio di saliva. Magari la mamma o il babbo assaggiano la pappa o lavano il ciuccio con la propria saliva. Se la bocca dei genitori è sana e con poche o nessuna carie, il bambino avrà ottime possibilità di non avere batteri patogeni nel suo cavo orale. 

La carie quindi è una malattia infettiva, ed è dovuta alla proliferazione massiccia di batteri che producono acidi consumando zuccheri introdotti dalla nostra alimentazione: la domanda che adesso uno può farsi è se sia contagiosa. 

Come abbiamo appena visto in effetti i batteri che sono responsabili della carie si trasmettono tramite la saliva, ma questa possibilità di contagiarsi avviene solo da bambini. Da adulti non avviene, anche perché questi batteri hanno bisogno di un ambiente adatto per proliferare. Se ad esempio una ragazza senza carie bacia il suo fidanzato che ha avuto o ha problemi di carie, anche se c’è un contatto con la saliva ricca di batteri patogeni la ragazza, se mantiene le sue buone abitudini di igiene orale e di alimentazione sana, non svilupperà carie. 

Quindi attenzione da bambini ai batteri, da adulti i giochi si spostano sulle abitudini quotidiane di pulizia e sana alimentazione.

 

 

Non è stata poi dimostrata una predisposizione genetica alla carie:

 

sono ereditatili delle condizioni potenzialmente predisponenti, come un flusso salivare più o meno abbondante, la qualità dello smalto, l’allineamento dei denti o la presenza di malattie come il reflusso gastrico.

 

 

Altro ruolo molto importante lo svolge la SALIVA.

 

La saliva infatti ha un’azione dilavante, cioè meccanicamente lava via residui di cibo fermentativi dai batteri cariogeni. Possiede poi elettroliti, enzimi e anticorpi con una azione protettiva e tampone fantastica. Pazienti infatti che hanno poca saliva o con una composizione alterata hanno purtroppo alte probabilità di sviluppare carie. Ricorda poi che durante il sonno, per un processo fisiologico, si riduce la produzione di saliva, e quindi si abbassa la sua azione protettiva: per questa ragione è ancora più fondamentale lavare bene i denti prima di andare a dormire, proprio perché nella notte perdiamo un difensore dei nostri denti. 

 

Da non dimenticare che esistono dei farmaci che predispongono la carie

magari perché hanno al loro intero zuccheri (penso agli sciroppi) o perché possono modificare il flusso di saliva e/o il suo ph. Infatti durante la visita odontoiatrica facciamo molta attenzione ai tipi di farmaci che assume il nostro paziente, possono essere degli indizi preziosi per capire la sua predisposizione alla carie. 

 

 

Un ruolo di difesa molto importante è data dal fluoro e dalla idrossiapatite.

In passato il fluoro veniva dato ai bambini per via sistemica, ad esempio con delle pasticchine. Ad oggi le indicazioni ministeriali prediligono l’azione topica, locale, tramite l’uso di dentifrici specifici. Basta l’equivalente di un chicco di riso sullo spazzolino del bambino per avere un’azione protettiva. 

Da adulti, specialmente se abbiamo già avuto carie e abbiamo molte otturazioni, un bel sistema di difesa sono alcune mousse alla idrossiapatite. Le possiamo mettere sulla spazzolino e magari solo scovolino, in modo da farle passare tra un dente e l’altro. Sono dei presidi medico chirurgici, e questo fa si che pur essendo più costosi dei prodotti da supermercato li puoi portare in detrazione come spese sanitarie. Ne esistono vari tipi, te le prescrive il dentista dopo una visita accurata. 

 

 

L’articolo è un po’ lungo, lo so, e spero di non averti annoiato! Però era molto importante secondo me fare un po’ di chiarezza sulla carie.

Quando faccio un’otturazione è sempre una sconfitta: l’ideale (e dobbiamo arrivarci) è farsi visitare dallo studio odontoiatrico per fare l’igiene periodica e andare a casa senza che il tuo dentista abbia trovato nuove carie. Non dobbiamo rassegnarci all’idea che sia una malattia inevitabile, possiamo e dobbiamo fare in modo di prevenirla alla radice!

 

 

 

P.S. se vuoi puoi “ascoltare ” questo articolo nella terza puntata del mi podcast “dal Dentista senza paura”. Buon divertimento 🙂 

 

 

 

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